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Concluso master infermieri ed ostetrici del San Raffaele Giglio

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"Portare la didattica del San Raffaele di Milano a Cefalù è stato grosso obiettivo raggiunto". Lo ha detto il direttore generale del San Raffaele Giglio di Cefalù, Benito Amodeo, aprendo la sessione d'esame conclusiva del primo master in management infermieristico ed ostetrico per le funzioni di coordinamento. "Cinque anni fa arrivando a Cefalù - ha aggiunto Amodeo - avevamo difficoltà a trovare infermieri coordinatori idonei alla nostra mission. Oggi questo master, che abbiamo portato avanti con molta attenzione, ci ha dato la possibilità di formare 30 giovani infermieri ed ostetrici che potranno, nel loro futuro, assumere per il loro settore, la responsabilità di una unità operativa". Il master, durato 2 anni, è stato organizzato dalla Fondazione Istituto San Raffaele Giglio di Cefalù in collaborazione con l'Università Vita-Salute del San Raffaele del Monte Tabor di Milano. I neo "infermieri coordinatori" hanno discusso la tesi, nella sala delle Capriate del Municipio di Cefalù, dinanzi ad una commissione presieduta da Antonio Secchi, direttore del master e docente dell'università Vita e Salute. Ne hanno fatto parte Maria Sblattero, vice direttore del corso, Antonio Emilio Scala, prorettore dell'università Vita e Salute, Benito Amodeo, Orazio Pennelli, già direttore sanitario dell'ospedale di Cefalù, Maurizio Pagani responsabile dell'organizzazione e sviluppo del San Raffaele Giglio e Vincenzo Mastrandrea coordinatore del servizio infermieristico del nosocomio siciliano. "E' stata un'esperienza estremamente positiva - ha rilevato Scala, prorettore dell'università Vita e Salute - dalla quale ne svilupperemo altre sempre mirate alle esigenze formative dell'ospedale di Cefalù". Per il direttore del corso Antonio Secchi "dalla discussione delle tesi è emerso il pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati dal master". Le tesi presentate, nella prima sessione d'esame, sono state otto e sono state esposte da: Enza Angel, Emma Martino, Laura Zagarrio, Vincenzo Modera, Salvatore Passafiume, Maria Luisa Privitera, Luciana Cordone e Patrizia Calabria. L'iniziativa si inserisce nella mission del San Raffaele Giglio che si sviluppa in tre direttrici: cura, ricerca e formazione. 21 vl 2008

Letto 1859 volte Ultima modifica il Venerdì, 20 Giugno 2014 13:17
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